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TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TESTO DI UN ARTICOLO SUL TEMA DELL’ABORTO PUBBLICATO IN INGLESE SUL QUOTIDIANO GIAPPONESE YOMIURI SHINBUN
DEL 23 LUGLIO 2011
Un sondaggio ha rivelato che il numero di aborti di embrioni e feti, ritenuti essere stati effettuati dopo la scoperta di anomalie durante gli esami prenatali, si è raddoppiato nel primo decennio del 2000 rispetto al decennio precedente.
La scansione ad ultrasuoni in questi ultimi anni è in grado di rilevare anomalie cromosomiche ed altre anomalie nelle prime fasi della gravidanza, quando gli aborti sono relativamente sicuri.
Secondo l’indagine, condotta dalla Società giapponese di Ostetricia e Ginecologia nel periodo 2000-2009 sono stati abortiti 11.706 embrioni e feti con la motivazione che erano affetti da sindrome di Down, idrope fetale- accumulo anomalo di liquido nell’addome o nel torace- e altre gravi condizioni.
Tale numero è 2,2 volte maggiore dei 5.381 aborti effettuati per tali motivi dal 1990 al 1999.
I risultati del sondaggio sono stati compilati da Fumiki Hirahara, professore della Yokohama City University e direttore del ICBDSR (Stanza di Compensazione Internazionale dell’Università per la Sorveglianza dei Difetti di Nascita e della Ricerca) dell’Università.
L’indagine ha riguardato circa 330 strutture per il parto in Giappone, che gestiscono il 10 per cento delle oltre un milione di consegne l’anno.
I tassi di risposta variano ogni anno - dal 25 al 40 per cento – ma Hirahara ha usato i risultati per calcolare il numero che un tasso di risposta al 100 per cento avrebbe rivelato.
La legge sulla protezione della maternità non permette l’aborto di embrioni e feti a causa di anomalie. Invece, queste anomalie sono generalmente interpretate come condizioni che potrebbero danneggiare le donne in gravidanza.
Hirahara ha detto: “aborti collegati ad anomalie crosomiche sono aumentati in parte perché le donne diventano incinte ad età più avanzata.
I risultati del sondaggio dovevano essere pubblicizzati in una riunione della Società di Teratologia giapponese che si è tenuta a Tokyo.
Il presidente della Società giapponese per la Sindrome Down, Kumio Tamai, ha dichiarato: “Non so come gli aborti sono decisi, ma la scansione ad ultrasuoni sembra essere la tecnica principale utilizzata per determinare se i bambini non ancora nati sono affetti da sindrome di Down”.
Gli esami prenatali sono condotti per rilevare anomalie cromosomiche e genetiche di embrioni e feti. Varie tecniche sono utilizzate, tra l’amniocentesi ed il prelievo dei villi coriali per rilevare anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down, e esami del sangue delle donne incinte per determinare la possibilità di anomalie dell’embrione e del feto, oltre alla scansione ad ultrasuoni.
UNA SPIEGAZIONE SUFFICIENTE E’ NECESSARIA
di Akihiko Kano della Redazione
del Quotidiano Yomiuri Shinbun
L’aumento degli aborti sulla base dei risultati degli esami prenatali deriva in parte dal miglioramento della scansione ad ultrasuoni, che rileva anomalie nelle prime fasi della gravidanza.
La maggior parte delle donne incinte si sottopone ad esami prenatali, poiché sono sicuri.
L’amniocentesi, nel frattempo, è piuttosto rischiosa poiché il liquido amniotico viene rimosso dal grembo di una donna incinta, con conseguente aborto spontaneo o parto prematuro nello 0,5 per cento dei casi. Pertanto, solo circa 1,2 per cento delle donne in gravidanza si sottopone a tale procedura.
Recentemente, si è appreso che se la translucenza nucale, che è un rigonfiamento sulla parte posteriore del collo di un embrione o di un feto viene trovata, mediante la scansione ad ultrasuoni, che è al di sopra di un certo spessore, l’embrione o il feto potrebbe soffrire di anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down, o una malattia cardiaca.
Tuttavia, in molti casi non ci sono problemi, anche se le translucenze nucali si trovano ad essere piuttosto spesse . Esse a volte si riducono perché gli embrioni ed i feti crescono.
Alle donne incinte dovrebbero essere date spiegazioni dettagliate di queste procedure e dovrebbero ricevere le consultazioni sul patrimonio genetico. Se sentono dai medici che l’embrione o il feto ha un qualche tipo di anomalia e decidono di abortire, è un problema serio.
Molte donne incinte credono erroneamente che la scansione ad ultrasuoni sia condotta in modo che esse possano vedere le facce dei loro bambini prima della loro nascita.
Alcune persone dicono che gli aborti basati su anomalie dell’embrione e del feto sono una questione morale che determina la vita o la morte dei neonati e non devono essere effettuati.
I medici devono dare alle donne incinte informazioni prenatali accurate.
(23 luglio 2011)
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