Corea Settentrionale - Nella zona demilitarizzata al confine con la Corea Settentrionale marcia dei fedeli cattolici coreani per la pace e preghiera per la riconciliazione tra Corea Settentrionale e Corea Meridionale
Seul (Agenzia Fides) – Fedeli cattolici hanno lanciato una catena di preghiera per invocare l'intercessione della Signora della pace in quanto per la penisola coreana non è stato firmato un trattato di pace definitivo”. Per questo urge ancora “pregare e impegnarsi per la pace” e gli eventi proposti ai fedeli possono essere “pietre miliari per la pace nella penisola coreana”.
Queste iniziative, afferma una nota inviata a Fides, “intendono annunciare che abbiamo bisogno di una vera pace, non un precario ‘cessate il fuoco’, in vigore negli ultimi 60 anni. Urge riaccendere la passione dei fedeli per la riconciliazione e l'unità del Popolo coreano, per costruire una autentica pace nella penisola coreana, per prepararsi all'evangelizzazione della Corea Settentrionale, aiutando i fedeli perché diventino apostoli di pace”.
(Fonte: Agenzia Fides 18/07/2013)
“La chiusura della regione industriale di Kaeseong ha causato diversi danni. Tuttavia, i membri della ‘Comunità del Rosario’ non hanno mai abbandonato la speranza e hanno continuato a incontrarsi, offrendo preghiere per la pace tra i due Paesi. In tal modo mons. Yeom Soo-jung ho voluto offrire loro sostegno e conforto”. Durante l’omelia, l'Arcivescovo ha elogiato l'amicizia e la fiducia costruita tra Nord e Sud Corea grazie a tutti gli operai, lavoratori e al personale che ha lavorato insieme, fianco a fianco, a Kaeseong. L'Arcivescovo ha anche espresso le sue profonde preoccupazioni e i suoi auspici per i colloqui tra Nord e Corea del Sud, che non hanno ancora raggiunto alcun risultato. “La riapertura della regione di Kaeseong – ha auspicato – non servirebbe solo per motivi economici, ma anche come simbolo della riconciliazione che deve essere realizzato attraverso un grande sforzo di dialogo e buone relazioni ”. La “Comunità del Rosario” è composto da oltre 40 membri provenienti da 30 aziende diverse. Poiché non c'è libertà religiosa nell’area di Kaeseong, i cattolici che vi lavorano non hanno la possibilità di partecipare alla Messa. La Comunità si è formata nel 2008, quando i cattolici si sono riuniti spontaneamente in una caffetteria e hanno pregato il Rosario insieme. Da quando l’area è chiusa, gli incontri si sono tenuti a Seul.
“I membri della comunità hanno interagito direttamente con i lavoratori provenienti dalla Corea del Nord”, ha spiegato p. Cheong Sae-deuk, vice direttore della “Commissione per la Riconciliazione del popolo coreano”, che opera a Seul per l'assistenza umanitaria verso il Nord. Questi ha detto che i membri credono e trattano i cittadini nordcoreani proprio come fratelli ed ha concluso di sperare ardentemente che Kaeseong possa riaprire, in modo che questa esperienza di fraternità possa continuare.
(Fonte: Agenzia Fides 22/07/2013)